Robe da matti: spazio e tempo non esistono
Le leggi spazio-temporali finora conosciute sono sbagliate, poiché lo spazio e il tempo sono concetti illusori e, così come sono comunemente intesi, non esistono. Dire che questa è un’affermazione della tradizione Yoga non stupisce molto, ma sapere che la conclusione arriva dalla “nuova fisica” ovvero è il risultato di esperimenti scientifici di ultima generazione (cominciati negli anni ’90), potrebbe destabilizzare qualcuno. Ebbene, sembra che ciò che accade in un punto qualsiasi dell’universo faccia accadere qualcos’altro in un qualsiasi altro punto dell’universo.
In altre parole: tutto ciò che esiste è strettamente collegato, come se il tempo e lo spazio non ci fossero.
Non è un concetto nuovissimo se si pensa che già Albert Einstein, un illuminato dei tempi moderni, affermava, parlando del tempo: “Il tempo non è affatto ciò che sembra. Non scorre in una sola direzione e il futuro esiste simultaneamente al passato”, in altre parole, futuro e passato sono lo stesso momento ossia un eterno presente.
Un esperimento interessante è stato effettuato nel 1997 all’università di Ginevra. Un fotone singolo è stato diviso in due fotoni gemelli con proprietà identiche. Attraverso uno strumento appositamente preparato ciascun fotone è stato sparato in direzioni opposte lungo due circuiti a fibre ottiche identici, in modo che i due fotoni alla fine si trovassero a una distanza di 22 chilometri. Alla fine dei circuiti era presente una biforcazione e ciascun fotone doveva “scegliere” arbitrariamente una direzione piuttosto che l’altra. In tutti i casi, entrambi i fotoni hanno fatto la medesima scelta viaggiando ogni volta sullo stesso percorso. La conclusione è stata che i due fotoni si comportano come un unico oggetto anche se geograficamente separati, e ciò si discosta dal sapere tradizionale secondo cui i due fotoni sono separati e non possono comunicare tra loro.
In altre parole, fino ad oggi abbiamo pensato che due oggetti fisici messi ad una certa distanza siano separati sotto tutti i punti di vista. Ma non sembra più essere così dal momento in cui due fotoni posti a 22 km di distanza si comportano, di fatto, come un fotone unico.
Quali sono le implicazioni nella nostra vita? Lo vedremo nel prossimo articolo: “Robe da matti: le piante e i gamberetti”.