Tutto va in equilibrio

Un giorno il Buddha sedeva con un certo numero di monaci, quando passò un pastore, le cui mucche erano fuggite. Vedendo i monaci, il pastore domandò se non le avessero per caso viste passare. Il Buddha disse: “No, non le abbiamo viste passare di qua; forse dovresti cercarle in un’altra direzione”. Quando il contadino se ne andò, il Buddha si rivolse ai monaci, rise e disse: “Cari amici, dovreste essere molto felici. Non avete mucche da perdere”. Non c’è niente di male a vivere nell’abbondanza. Non è un male avere denaro da spendere per vivere bene, stare in salute o avere una casa confortevole. Il denaro aiuta a risolvere molti problemi materiali. Ma come tutto ciò che esiste, TUTTO, non bisogna diventare schiavi di ciò che possediamo. Neanche della conoscenza o della saggezza che ci rendono prigionieri della nostra ipocrisia e saccenza. L’universo è in equilibrio. Noi partecipiamo a questo equilibrio, ogni giorno della nostra vita. Una specie di vasi comunicanti dove per ottenere qualcosa dobbiamo lasciare andare qualcos’altro. Per essere in un modo, bisogna abbandonare ciò che eravamo prima.

Se non ci pensiamo noi, ci pensa l’universo. Per quanto sia doloroso, alcune volte.
Il dolore è causato dalle nostre paure: di perdere persone, cose, soldi. Di restare soli. Di morire. Eppure l’unica soluzione è, davvero, lasciare andare. Mollare gli ormeggi. Abbandonare la zavorra. Perché solo così creiamo spazio per quello che, di buono, deve arrivare.
È dura, lo so… e lasciare andare è a volte ancora più doloroso e difficile.
Eppure funziona. Perché l’universo tende ad un equilibrio e al nostro bene. Siamo nati per essere felici. Quindi, studiamo, lavoriamo. Guadagnare in conoscenza e benessere non è male. Anzi. Ma bisogna coltivare anche la capacità di non aver paura di lasciare andare. Perché così tutto diventa più semplice. Tutto va in equilibrio. E ci aspettano momenti, come è scritto anche nei Vangeli, dove tutto ciò che ci serve per essere felici arriva. Anzi: “la misura sarà ricca e traboccante” cioè arriva anche un superfluo di cui, a quel punto, dovremo di nuovo essere pronti a lasciare andare.   Attività prevenzione Coronavirus/COVID