Yoga per ansia, depressione e ipertensione
Lo Yoga aumenta l’attività del nervo vago e, in generale, del sistema parasimpatico. Alcuni studi hanno dimostrato che lo yoga aumenta la concentrazione nel cervello di GABA, un neurotrasmettitore ad azione calmante. I ricercatori sostengono che lo yoga permette la “stimolazione delle afferenze vagali (fibre)”, che aumentano l’attività del sistema nervoso parasimpatico dando il via a reazioni di rilassamento: il battito cardiaco rallenta, lo stomaco si predispone all’assunzione di cibo, le pareti intestinali aumentano la motilità, i muscoli si rilassano e così via. Questo è particolarmente utile per gli ansiosi e le persone tristi e depresse. Respirare profondamente e lentamente stimola il nervo vago. Cuore e collo contengono neuroni specializzati che rilevano la pressione sanguigna e trasmettono il segnale neuronale al cervello, attivando, se necessario, il nervo vago (collegato al cuore) al fine di abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. La respirazione lenta, associata ad alcuni esercizi yoga, con un tempo di inspirazione e di espirazione all’incirca uguale ed un ritmo di 5/6 respiri al minuto, aumenta la sensibilità di questi barocettori e attiva il vago, riportando una variabilità del battito cardiaco armonica. In generale, l’esercizio fisico aumenta la concentrazione dell’ormone della crescita del cervello, potenzia i mitocondri e aiuta ad invertire il declino cognitivo. Si è anche dimostrato che l’esercizio fisico stimoli il nervo vago, ottenendo effetti benefici per cervello e salute mentale oltre a favorire la motilità della parete intestinale, mediata dal nervo vago, favorendo l’evacuazione e la depurazione del corpo.